lunedì, settembre 24, 2007

Il nano cresce

No, non mi riferisco al fatto che il Casino delle Libertà sia in crescita nei sondaggi, che mi sembra fisiologico in una repubblica delle banane come la nostra, in cui si è incapaci di fare tesoro non solo delle esperienze passate, anche di quelle del giorno prima.

Mi riferisco invece al prezzo del riso vialone nano, marca Esselunga, aumentato di dieci centesimi dall'anno scorso e riportatosi ai livelli di gennaio 2006.

Potrei riallacciarmi a questo modesto evento inflattivo per commentare l'outing dell'arzillo sig. Caprotti, ma rimando a dopodomani, sono curioso di sentire prima la conferenza stampa di Coop Estense, dove dovranno fare pesante uso di ventose per arrampicarsi sui vetri.

Insomma, prepariamoci un bel risotto col puntèl e godiamoci lo scontro in differita televisiva, ma forse sarebbe il caso di chiamarlo scontrino di civiltà, vista la posta in gioco.

venerdì, settembre 14, 2007

La prossima volta che pagherete le tasse...

... ricordatevi che una piccola percentuale sarà servita per pagare la gita fuori porta del nostro poliedrico Ministro della Giustizia e anche del Vice Presidente del Consiglio.

In un paese normale il Presidente del Consiglio gli chiederebbe di dimettersi e rimborsare di tasca sua (si fa per dire, visto che tanto lo stipendio glielo si paga sempre noi) il maltolto.

È più probabile invece che finisca a tarallucci e vino, ma se volete potete provare a scrivere due parole alla Presidenza del Consiglio.

Se vi mancano le parole, provate a usare queste:

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Egregio Signor Presidente,
in merito all'episodio che ha visto protagonisti il Vicepresidente Rutelli e il Ministro della Giustizia Mastella, esigo immediate dimissioni di entrambe, pubbliche scuse e il rimborso di tasca propria delle spese sostenute dallo Stato per conto di questi due signori.
In mancanza di provvedimenti urgenti, sarà mia cura fare tutto il possibile per dare la massima risonanza in Italia e all'estero a questo increscioso episodio.
Distinti Saluti
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giovedì, settembre 13, 2007

Lo strano sciopero del Mascellone

Dopo l'abbuffata di paccheri al pomodoro con Berlusconi, l'ineffabile Mascella, pardon Mastella, ha deciso di mettersi a dieta, abbracciando lo "sciopero della pasta" indetto dalle associazioni di consumatori.

Voci incontrollate sostengono che all'origine dell'insano gesto ci sarebbe la scoperta di non entrare più nei pantaloni e forse neppure nel prossimo governo.

Ma niente paura, si tratta solo di un tentativo di imitazione di Pannella, per fortuna della durata di un solo giorno, se no si rischia che, in preda alle allucinazioni per la fame, firmi un altro indulto, scambiandolo per il conto della buvette di Montecitorio.

Cosa spinga la sinistra ad accompagnarsi a questo personaggio, rimane un mistero glorioso che un giorno qualcuno dovrà pure spiegare.

L'altro mistero da spiegare è come mai si organizzi uno sciopero del genere.

Ci si ostina a non capire che i prezzi sono influenzati soprattutto dai costi pubblicitari (vedi Granarolo e Parmalat in cima a tutti) e da logiche di concorrenza demenziali:
come fa lo stessissimo latte Granarolo a costare meno a Perugia che a Bologna?
Semplice, perche' a Perugia deve fare concorrenza al latte locale che costa assai meno, nonostante i 250 chilometri in camion per portarcelo.

Questo per dire che lo sciopero della pasta non serve ad un accidenti, i consumatori se proprio ci tengono dovrebbero fare lo sciopero permanente di una sola marca, finché il prezzo non cala e la si finisce con gli spot idioti milionari.

E se qualcuno vuole difendersi dal caro prezzi, cooperi con iniziative di controllo autonomo deiprezzi, come www.priceblog.it.

Ma tranquilli, non succederà proprio niente, siamo in Italia, mica un paese serio, se no non avremmo Mascella, pardon Mastella, come Ministro della Giustizia.
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