venerdì, dicembre 02, 2016

Il concorso "vinci un iPhone 7" di Esselunga

Per sapere se avete vinto o meno un iPhone 7, una bottiglia di prosecco o un buono spesa da 30€ è sufficiente sollevare la linguetta nella cartolina distribuita nei punti vendita.


Queste cartoline vengono fornite alla cassa se avete fornito la vostra carta Fidaty (o facendola al momento) e se avete speso almeno 30€ o accumulato almeno 50 punti fragola e ne riceverete tante quanti sono i multipli corrispondenti, cioè 3 cartoline per una spesa di almeno 90€ o 3 cartoline con almeno 150 punti fragola o 6 cartoline con 90€ di spesa e 150 punti fragola nel medesimo scontrino.

Per sapere invece se avete vinto il premio di "consolazione", cioè uno degli iPod Shuffle in palio, è necessario avere installato la App Esselunga nella versione per iOS rilasciata poco prima di Dicembre 2016.

Attenzione perché per installare questa app è necessario avere iOS 9.0 o superiore!
Se avete un iPhone 4 o versione precedente con la vecchia app Esselunga, non potrete scansionare il codice a barre del gioco perché iOS 9 è disponibile solo dall'iPhone 4S in avanti.

Se avete aggiornato o installato la versione attuale della app Esselunga, è sufficiente accedere alla sezione "Gioca Subito e scansionare il codice trovato sotto la linguetta per sapere se avete vinto un iPod Shuffle.



La maniera più economica per partecipare al concorso consiste nell'acquistare i prodotti attualmente in offerta con i punti fragola, specialmente quelli che apportano tripli punti se acquistati in coppia.

Buona fortuna.

martedì, luglio 01, 2014

Art. 26, 4º comma, legge 81/2008 ovvero il cetriolo, questo sconosciuto.

conseguenze pratiche della violazione del 4º comma Art. 26
Essendomi capitata la fortuna di partecipare ad un corso di "Sicurezza sul lavoro", per motivi che non sto a spiegare, ho avuto il piacere di conoscere alcune simpatiche conseguenze, applicabili anche ai privati, in materia di danni e di contributi previdenziali non versati ai lavoratori che svolgono, anche in subappalto, lavori di qualsiasi genere a casa vostra (o nel vostro ufficio, officina, laboratorio, rimessa, negozio, soffitta, cantina, capanno, castello, maniero, maneggio, tugurio, loculo, quel che sia, basta che sia intestato a voi, cioè che il destinatario finale dell'incombente cetriolo sia ben identificato).

Prima di darvi il definitivo colpo di grazia, vi sottopongo questa notevole pagina di prosa legislativa, ossia il famoso quarto comma dell'Articolo 26, Legge 81/2008 anche se sicuramente tutti lo avete sulla punta della lingua essendo avidi lettori della Gazzetta Ufficiale fin dalla più tenera età:

4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l’imprenditore committente risponde in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall’appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA).
Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività
delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. 


Cosa mai vorranno dire questi due apparentemente innocui paragrafi?

Come ben sapete, quando in una frase compaiono parole tipo INAIL o assicurazione, le cose si mettono male, anzi, malissimo. Ecco allora la traduzione per i non-capenti:
  1. se un lavoratore si fa male a casa vostra per un motivo qualsiasi, a parte forse tirarsi una martellata su un dito per conto suo e in caso che l'INAIL non copra il lavoratore per quel tipo di infortunio, tipo, gli cade un vaso in testa, si tira il televisore su un piede, si fulmina col vostro tostapane, si strangola con la corda per stendere i panni, si affetta un dito mentre taglia una fetta di salame, si incastra con la testa nel WC, ecc., VOI e, ripeto, VOI, pagherete i danni in solido (alias svanziche, franchi, scudi, fiorini, euri, corone o altri beni mobili ed immobili posti all'incanto nel caso il vostro conto corrente fosse anemico) direttamente allo sventurato, in banconote di piccolo taglio non segnate. Ignoro se sia possibile pagare tramite POS, pare che il governo Renzi ci stia lavorando per stroncare la piaga dei risarcimenti in nero a lavoratori in nero. Ah, badate bene che se pescate un artigiano a camminare sul tetto di casa vostra senza imbragatura o senza casco di sicurezza, dovreste immediatamente chiamare l'esercito, la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco e il parroco e bloccare i lavori, giusto per prevenire incidenti (il parroco serve sempre, può dire una buona parola in vostro favore, sa viene a messa tutte le domeniche, l'è un brav ragass!). Ve lo dico perché una volta hanno visto uno camminare sulle acque senza giubbotto di salvataggio ma soprattutto senza contributi versati all'IPSEMA e sembra siano ancora in causa col datore di lavoro...
  2. se un lavoratore scopre che il suo datore di lavoro non gli ha pagato lo stipendio, può rivalersi su di voi (sì avete letto bene) per il periodo in cui ha lavorato in casa vostra, compresa la quota di TFR. Cioè se viene l'imbianchino e si porta un aiutante, che poi magari risulta essere un clandestino che ovviamente lavora in nero e viene pagato con una scatoletta di tonno, costui, teoricamente, ha 2 anni di tempo per farvi causa per l'eventuale mancato pagamento dello stipendio e dei contributi previdenziali (solo per la durata del lavoro a casa vostra eh, fiuuu, meno male che i lavori son durati solo tre mesi).
Sì lo so, sembra di stare su Candid Camera, voi pensate che io vi stia prendendo per le parti anatomiche non esposte al sole, che cosa ne posso sapere io se il tale che mi ha montato la grondaia è stato pagato regolarmente dal suo datore di lavoro, se gli ha versato tutti i contributi anziché due bicchieri di lambrusco, se è clandestino, apolide, profugo, esule, extracomunitario, extraterrestre o semplice spacciatore part-time?

Che ne so io, se quello deve legarsi prima di salire sulla scala, se non deve superare il terzultimo gradino, se deve indossare i guanti, la mascherina, il parastinchi, il profilattico, la dentiera o il tupè di ordinanza?
Signori miei, la legge non ammette ignoranza, a meno che non vi chiamiate Scajola.

E allora come ci si para il deretano da questo incombente cetriolo vagante?

Siccome in Italia le cose sono sempre estremamente chiare ed inequivocabili, per prima cosa potete raccomandarvi a Padre Pio, il quale notoriamente risolve problemi di qualunque natura e, qualora fosse già impegnato, potete adottare la seguente prassi, PRIMA di far cominciare i lavori a casa vostra. Badate bene che per lavori non si intende nulla di particolarmente impegnativo, la riparazione di una lavatrice, una tinteggiatura, una caldaia, una lampadina, per QUALUNQUE minchiata, se non volete correre rischi dovreste:
tipico esemplare di umarell
  1. stipulare una polizza assicurativa che copra i danni a terzi mentre questi si trovano a casa vostra. Chiedete con fiducia al vostro assicuratore che sarà ben felice di venire a rompervi i coglioni a casa anche dopo cena all'idea di spillarvi un po' di quattrini.
  2. richiedere a chiunque venga a casa vostra per svolgere lavori edili copia del famigerato DURC (documento unico di regolarità contributiva) e tornare a chiederglielo dopo un paio di mesi se i lavori sono lunghi. Questo documento deve riguardare TUTTI i lavoratori presenti e se ci sono lavori in subappalto, tipo gli imbianchini contrattati dalla impresa edile, anche loro devono avere il DURC (senza doppi sensi).
  3. richiedere copia della polizza integrativa per i lavoratori autonomi eventualmente contrattati anche in subappalto a vostra insaputa. Non confondete i lavoratori con gli umarells che assistono e basta, di solito sono quelli col cappello e le mani dietro al schiena (cfr foto a fianco).
E se non vi forniscono nulla di tutto ciò?
Fermate i lavori, bloccate le porte stagne, inserite l'autodistruzione, contate fino a 10 e buuuuuum!


la classica famiglia italiana
Oppure potete cercare di commuovere il Giudice mostrandogli che avete fatto firmare all'appaltatore una bella autocertificazione dove lui dichiara e controfirma di essere in regola con il versamento dei contributi suoi e dei suoi dipendenti, che non vi ha messo incinta la moglie (si sa che gli idraulici hanno un debole per le casalinghe o viceversa...), che ha la polizza integrativa, che non ha mai parcheggiato in divieto di sosta, che non fa uso di droghe, al massimo un po' di noce moscata e un cicinin di cannella, che c'è stata l'alluvione, le cavallette, il racket degli albanesi (cit.), la rava e soprattutto la fava!
Ah, controllate anche che la firma sia la sua e non "James Bond" come  firmava un mio amico quando gli sottoponevano la ricevuta della carta di credito.
Tutto ciò vi sembra un delirio?
Beh, non siete gli unici a pensarlo e se la gente giustamente emigra in altri paesi meno sviluppati, un motivo ci sarà, non vi pare?


Adesso non vedo l'ora che mi si rompa qualcosa per poi massacrare di richieste burocratiche il fortunato vincitore dell'appalto di riparazione, il quale certamente mi fornirà tutta la documentazione richiesta tramite PEC, accetterà di buon grado il pagamento tramite POS con carta di credito che provvederà a strisciare in mezzo ai CIAPP rilasciando contestualmente regolare ricevuta fiscale, salutarmi e mandarmi perentoriamente a fan CUL.

Amen.



PS: questo articolo contiene alcune amare verità e, forse, qualche inesattezza o esagerazione, il tutto mescolato con facezie, lascio al lettore per esercizio scovare le 7 piccole differenze. Al primo che le trova tutte verrà regalato un simpatico estintore omaggio. Occhio che se non lo fate controllare ogni 12 mesi e revisionare dopo 36 vi stangano senza pietà, piuttosto conviene evadere qualche milione di IVA che al massimo vi mandano a raccontare barzellette ai nonnini.

PPS: qui un piccolo aiutino.



PPPS: se qualche baldo avvocato vuole intervenire ed acclarare limiti e ambiti di applicazione del demenziale comma 4, ma soprattutto dare qualche consiglio PRATICO su come evitare il CETRIOLO sarà il benvenuto. Il tutto possibilmente, in ITALIANO.
Graaaaaazie!
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