giovedì, novembre 18, 2010

Ag-Com o Agit-Pro?

L'Italia non è un paese normale.


In un paese normale l'Agenzia delle Comunicazioni dovrebbe stabilire dei criteri comuni per consentire all'utente di paragonare i servizi tra loro. Questa cosa la dicevo già almeno due anni fa, per cui non sto a ripetermi.

Siccome invece stiamo nel paese dei balocchi, l'Agenzia delle Comunicazioni, anziché pestare i calli a Telecom, Vodafone e compagnia telefonante, che ti fa?
S'inventa dei criteri per giudicare se il tal sito di comparazione delle tariffe è migliore dell'altro.

Immaginatevi se quando andate dall'ortolano ci fosse quello che le mele le vende in euro al chilo, quello di fronte le esponesse in centesimi di euro all'oncia, l'altro si facesse pagare 5 euro fisse fino a 5 mele e l'altro ancora si facesse pagare una quota fissa ogni mezza mela, ma solo dalla mela e mezza in su.
Un garante dei prezzi serio direbbe: cari, fate pure come vi pare, ma intanto mettete fuori TUTTI QUANTI il cartellino con il prezzo al chilo e mi riservo di farvi pubblicare anche i prezzi medi per una mela e per dieci visto che fate i furbi.

Nella telefonia invece no, le compagnie si inventano tariffe di fantasia, lungamente studiate per turlupinare la gente e il Garante delle Comunicazioni si occupa di dare le pagelle ai sedicenti controllori.

Roba da manicomio.

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